Parliamo di luce...
con la 4E del liceo linguistico Vittorio Gassman
IL LASER
Cos'è?
L'acronimo L.A.S.E.R. significa: "amplificazione della luce per emissione stimolata". Il laser è un dispositivo in grado di emettere un fascio di luce coerente, monocromatica diretta in un raggio rettilineo. E' una sorgente di radiazioni luminose con un grandissimo numero di fotoni (particelle elementari di luce) identici e concentrati in uno spazio ridottissimo.
Cenni storici
Il laser trova le sue origini negli studi
teorici compiuti da Einstein nel 1917: egli scoprì e spiegò i fondamenti dell’emissione e dell’assorbimento delle radiazioni. Sviluppando la teoria di Albert Einstein sull'emissione stimolata di radiazioni, Harold Maiman realizzò per primo un artigianale laser al cristallo di rubino (1960), l'invenzione che ha dato vita a tutte le successive applicazioni del laser. Il primo a sperimentare l’utilizzo di questa fonte energetica sulla pelle fu il medico dermatologo Leon Goldman nel 1961, anticipando chiunque nelle seguenti
scoperte tecnologiche e terapeutiche.
Albert Einstein
Harold Maiman
Leon Goldman
Quando un atomo o una molecola cambiano il loro stato emettono un fotone con una lunghezza d’onda specifica. Se tale fotone investe un altro atomo allo stato eccitato, quest’ultimo a sua volta emette un fotone di luce sincronizzatocon il primo. L’energia luminosa interagisce con un ‘bersaglio’ (l’acqua contenuta nei tessuti, una macchia della pelle, un capillare delle gambe..) La luce è assorbita dal bersaglio che si modifica (riscaldandosi e coagulandosi) mentre i tessuti circostanti sono percorsi dal raggio senza essere deteriorati.
COME AGISCE?
Schema di un tipico sistema laser
COME SI DIFFERENZIANO?
I laser si dividono in
laser a impulsi
caratterizzati dall'emissione di potenze molto elevate (fino a centinaia di milioni di watt) per tempi molto brevi
laser a funzionament continuo
caratterizzati da emissione di durata estesa a potenze relativamente basse (fino ad alcune migliaia di watt).
Le proprietà
1. Nel laser le onde luminose restano unite tra loro nel tempo e nello spazio
2. Monocromaticità: a differenza della normale luce bianca composta da fotoni a differenti lunghezze d’onda e a più colori il laser produce fotoni tutti uguali e dello stesso colore. Ecco perché è assorbito solo dal ‘bersaglio’
3. Collimazione: il laser è unidirezionale, a differenza delle altre luci, che si diffondono in ogni direzione
Non esiste alcun tipo di luce in natura che sia coerente, monocromatica e con radiazioni parallele come il laser.
Alcuni utilizzi del laser...
Realizzato da:
Elisa Marrazzi e Gabriella Pantini